dedicata ai Santi Alessandro, Gervasio e Protasio e posta lungo la strada principale, la chiesa presenta una facciata intonacata rialzata di cinque gradini rispetto alla quota stradale sottostante ed è caratterizzata da un corpo centrale avanzato delimitato da semicolonne poggianti su alti basamenti che si ergono sino ad incrociare il timpano triangolare che conclude l’edificio. Al centro del timpano è posta la scritta che ricorda la dedicazione alla chiesa, mentre in alto sono collocate quattro statue. Il portale è in pietra con architrave e, più in alto, è collocata una finestra rettangolare completa di davanzale, balaustra, fregio e piccolo timpano triangolare. Internamente presenta una pianta a croce latina suddivisa in un primo tratto, in quattro campate da lesene che sorreggono il fregio e il cornicione su cui si imposta la volta a botte che copre la navata. Nel tratto di raccordo tra la navata e la controfacciata sono poste due cappelle che ospitano a sinistra il Fonte Battesimale e a destra una lapide commemorativa. Nella prima e seconda campata sono posti a sinistra e a destra due confessionali. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato a S. Giuseppe e a destra quello dedicato a S. Anna. Nella quarta campata sono posti a sinistra e a destra due pulpiti, uno per parte. Dalla navata si apre il transetto che ospita a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, mentre a destra è posto quello dedicato al S. Cuore. Il presbiterio è a pianta rettangolare coperto da volta a botte e rialzato di tre gradini. Il coro è absidato coperto da catino. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia
856 – di un’antica chiesa dedicata in Paladina a sant’Alessandro e ai santi Gervasio Protasio si hanno notizie già alla metà del IX secolo e successivamente in un documento a firma del vescovo Guala
1260 – ulteriore attestazione di una chiesa in Paladina si trova in una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dall’autorità pontificia; l’”ecclesia Sancti Alexandri de Palatina” risultava compresa nel primiceriato di Scano
1545 – il 18 ottobre, il vescovo Vittore Soranzo, coaudiutore del cardinale Pietro Brembo vescovo di Bergamo, consacrava in luogo una nuova chiesa in onore di S. Alessandro
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, la chiesa di Paladina risultava compresa nella pieve di Scano, in qualità di “capella curata” annessa alla parrocchia dei Santi Fermo e Rustico di Breno
1772 – il 3 agosto fu posta la prima pietra dell’attuale chiesa che fu condotta a termine in 9 anni secondo un progetto steso dal capomastro Giovanni Moroni da Ponte S. Pietro
1897 – la chiesa venne consacrata dal vescovo Gaetano Camillo Guindani l’11 settembre
1925 – l’edifico venne ampliato, con l’erezione del transetto, di un nuovo e profondo presbiterio e di una tazza sull’incrocio dei bracci
1928 – l’attuale campanile venne completato nella sua costruzione
1933 – viene eseguita la nuova decorazione interna
1938 – viene posato il nuovo altare maggiore in marmo
1939 – la chiesa venne nuovamente consacrata per mano del vescovo Adriano Bernareggi il 23 settembre, che le confermò l’antico titolo e incluse nell’altare maggiore le reliquie dei santi Bonifacio, Alessandro e Fortunato
1951 – la facciata fu sottoposta ad un intervento di restauro conservativo
1951 – vengono effettuati lavori di restauro sulla facciata e sui fianchi esterni della chiesa
1985 – rivestimento in rame sbalzato della porta maggiore
1987 – rivestimento in rame delle due porte laterali
2009 – ristrutturazione della copertura e delle facciate
2016 – consolidamento e restauro del campanile
1978 – viene posata in facciata, la vetrata centrale realizzata dal restauratore Vincenzo villa su cartone di Mino Marra