La chiesa è situata in località isolata verso est, rispetto all’abitato; presenta un impianto a capanna, affiancata da un porticato sul lato sinistro, mentre la facciata è dotata di aperture centrali, tra cui un portale affiancato da finestrelle ed un piccolo rosone superiore, con la muratura composta in pietra locale faccia a vista. A coronamento vi è una semplice decorazione in cotto, sprovvista di cornicione, che segue i due spioventi della copertura.
L’interno è ad aula unica, suddivisa in più campate da archi acuti composti da conci di pietra a vista che sorreggono la copertura a due falde. Il presbiterio, rialzato e quadrangolare, ha copertura voltata e termina in un fondale absidale piano; inoltre è fuori asse rispetto all’aula per la presenza del basamento della torre campanaria che cade all’intero dell’aula, sul lato sinistro. A fianco vi è la sacrestia, il campanile ed un locale di servizio.
I – Anticamente vi era un sacello di epoca romana.
XIII – La chiesa viene costruita tra il XIII ed il XIV secolo.
1384 – La chiesa è attestata in alcuni documenti del 1384 che definiscono i diritti che aveva acquisito nei confronti delle vicine comunità.
XVI – Gli Atti della visita pastorale del vescovo Bollani, nella seconda metà del XVI secolo, ricordano Barbaine, al quale sono soggette le chiese di S. Antonio di Prato, di S. Marco di Livemmo, di S. Bartolomeo di Avenone.
XVI – Viene realizzato parte dell’apparato decorativo relativo ad ex-voto nel XVI secolo.
1574 – La chiesa perde la titolarità di parrocchiale nel 1574 in favore di S. Marco a Livemmo.
XVII – Con la peste del 1630 la popolazione fu decimata e sepolta nei pressi di Barbaine, divenendo così la chiesa dei morti di Barbaine.
XVIII – La chiesa viene ristrutturata nel XVIII secolo.
1985 – La chiesa viene restaurata verso il 1985, per interessamento del sig. Angelo Turrini.
1987 – Vengono completati i restauri nell’estate del 1987.