La chiesa è stata costruita tra il 1781 e il 1790 su un disegno attribuito a Carlo Groppi e modificata dall’abate Antonio Marchetti. L’impianto architettonico della chiesa è ad aula unica con presbiterio rettangolare chiuso da una calotta ellittica e si prolunga in una grande abside semicircolare conclusa da catino. L’interno riprende motivi architettonici seicenteschi; L’aula è ritmata sui fianche da due ordini di quattro cappelle laterali, profondamente incassate e racchiuse entro arconi a tutto sesto. L’innesto della volta a botte è segnato dalla presenza di mensoloni che sovrastano una trabeazione decorata a girali vegetali; sono presenti nella volta degli unghioni in corrispondenza delle finestre, ritmati da membrature.
XII – Sono evidenti alcune tracce nelle fondazioni di un antica chiesa medioevale
; Viene abbattuta nel 1780 perchè fatiscente e viene realizzata la chiesa attuale.
XVII – All’inizio della navata sono presenti due acquasantiere di fattura seicentesche in marmo di Botticino. Si ritiene che provengano dalla chiesa di S. Maria degli Angeli di Pralboino, poichè evidenziano su un lato del basamento l’emblema francescano delle due braccia incrociate, di cui S. Maria degli Angeli faceva parte all’epoca.
1781 – Il disegno è attribuito al milanese Carlo Groppi, anche se rivisto in fase di progettazione, dall’abate Antonio Marchetti (1724-1791).
1781 – La testimonianza della costruzione della chiesa è scritta in latino, al centro in controfacciata sopra la bussola; si può così tradurre: “La vecchia chiesa è stata distrutta il 2 settembre 1781. Sono state poste le fondamenta il 3 maggio del 1782 e data alla pubblica pietà con il titolo e l’invocazione di Sant’Andrea apostolo il 25 settembre 1790. Consacrata al vescovo ausiliare di Brescia, mons. Giacinto Gaggia, il 15 ottobre 1910”.
1804 – Il campanile viene eretto sullo spigolo esterno sinistro che segna l’innesto tra il presbiterio e la navata; è dotato di un concerto di cinque campane. Nella piazza laterale sono state trovate tracce della base di un campanile molto più grande di quello poi realizzato; si ipotizza che faccia parte del progetto originario, poi abbandonato.
1852 – L’altare maggiore, opera di Rodolfo Vantini (1791-1856), è dominato dall’imponente mensa in marmo di Botticino. E’ stato realizzato anche grazie ad un discusso contributo comunale, “purchè servisse a far memoria dell’elezione di francesco Giuseppe ad imperatore d’Austria”.
1910 – In occasione della consacrazione della chiesa, il pavimento della navata che era in cotto venne rifatto in marmo di Bardiglio chiaro e scuro.
1973 – Viene interamente restaurata la parte affrescata interna, sia dell’aula che della sacrestia.
1990 – E’ presente un’altra testimonianza in latino, più recente, apposta in occasione del secondo centenario della costruzione della chiesa e recita: ” i pralboinesi sono sommamente grati per sempre, al coraggioso prevosto Giovanni Maria Treccani, che l’ha iniziata e portata a compimento. nell’anno del Signore 1990, bicentenario del termine dell’opera, il clero e il popolo di Pralboino ne fecero memoria”.
2008 – Viene interamente restaurata nelle pareti affrescate, con l’introduzione dell’impianto di riscaldamento a pavimento e la posa di un pavimento nuovo a scacchiera, composto da marmo rosso di Verona e Bianco di Botticino.
2011 – Per migliorare le condizioni statiche della copertura è stato eseguito un intervento di rifacimento del manto di copertura e della sua struttura portante.