La chiesetta rurale di Sant’Anna, sorge in località Gazzo, l’antico bosco pubblico medievale nella campagna calcinatese nord orientale. Il fabbricato, orientato ad ovest, è a pianta rettangolare terminante sul presbiterio anch’esso rettangolare. La facciata, preceduta da un atrio a portichetto sorretto da colonne tuscaniche, è divisa in due ordini: l’inferiore dove si apre il portale d’ingresso affiancato da due finestrelle ed il superiore scompartito da lesene con al centro una finestra e sormontata da un timpano curvilineo. Un secondo portichetto si trova sul lato sud dell’edificio, in corrispondenza dell’accesso laterale. All’interno l’aula si presenta a navata unica con volta a botte, separata dal presbiterio per mezzo di due gradini in muratura. Le superfici interne dei muri sono intonacate, con pitture murali a parete. Presenza di cornicione lungo il perimetro interno dell’aula e del presbiterio. Il campanile, costruito nel XVIII secolo, è stato inglobato da una costruzione successiva posta ad est.
XVIII – L’origine dell’edificio è ascrivibile al 1701 quando il prevosto Stefano Finoni diede il suo assenso ad Andrea e Girolamo Folli, padre e figlio, per poter costruire la piccola chiesa nella contrada Gazzo, a seguito dell’ottenimento della prescritta autorizzazione da parte del Doge di Venezia.
XVIII – Nel 1721 furono avviati i lavori di ampliamento della chiesa. Due atti notarili del 1720 scandiscono i preliminari necessari a questi interventi: nella convenzione stipulata il 24 gennaio 1720 dal prevosto Carlo Antonino Maestri Faccendini con Girolamo e Bartolomeo Follo, questi ultimi chiedono al prevosto l’autorizzazione ai lavori di ampliamento; nel successivo atto del 26 febbraio 1720 Girolamo e Domenico Folli, al fine di ottenere il definitivo decreto della Curia vescovile di Brescia, assegnano in dotazione per le necessità della chiesa due appezzamenti di terreno.
XX – Nel 1950 la zona absidale della chiesa fu interessata da importanti lavori di ristrutturazione. L’altare venne notevolmente arretrato e sormontato da un trittico di nuova realizzazione raffigurante la Madonna ed i Santi Anna e Giocacchino.