posta nel centro abitato di Olmo al Brembo, è preceduta da un sagrato pavimentato con ciottoli di fiume. La facciata è in parte intonacata e in parte lasciata a rustico. Quattro lesene la dividono in tre settori. Centralmente è posto il portale sagomato, sormontato da mensole e gocciolatoio. In alto e centrale è collocata una finestra con contorno in pietra, sormontata da gocciolatoio. Un timpano sorretto da una trabeazione conclude l’edificio. Sopra il timpano è posta la statua di Sant’Antonio. Internamente presenta una pianta a croce latina suddivisa in un primo tratto in due campate, da lesene che sorreggono il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Una tazza circolare copre invece il transetto. Nella prima campata è presente a sinistra il Fonte Battesimale e a destra l’ingresso che conduce alla cappella dedicata alla Madonna Immacolata, già presbiterio della vecchia chiesa. Nella seconda campata è collocato a sinistra l’altare dedicato a S. Anna, mentre a destra è presente un confessionale. Nel transetto è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, mentre a destra l’altare dedicato a S. Antonio Abate, affiancati entrambi dagli ingressi laterali. Il presbiterio è rialzato di quattro gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino
1446 – la comunità parrocchiale di Olmo al Brembo si rese autonoma dalla pieve di S. Martino oltre la Goggia, il 22 settembre per decreto del vescovo Polidoro Foscari
XVIII – l’edifico sacro viene interamente rinnovato nei primi anni del XVIII secolo e consacrata dal vescovo Antonio Redetti
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 3 luglio, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, e la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo
1908 – su progetto dell’architetto A. Pandini viene costruita la nuova chiesa, il cui asse longitudinale si sviluppò in senso ortogonale rispetto a quello della chiesa antica che era orientata liturgicamente
1912 – vengono affrescate la tazza centrale con i relativi pennacchi e le medaglie della volta
1919 – la chiesa venne consacrata insieme all’altare laterale di S. Antonio, il 9 agosto, dal vescovo Luigi Maria Marelli
1931 – il campanile viene sopraelevato su progetto dell’ ing. Fornoni
1946 – 17 gennaio per mano del vescovo Bernareggi viene consacrato l’altare maggiore e in esso vennero sigillate le reliquie dei Santi Alessandro, Adriano e Antonio abate
1972 – viene installato l’impianto di riscaldamento ad aria
1982 – il presbiterio viene ristrutturato
1984 – viene effettuata la ricorritura del tetto
1997 – vengono restaurati i portali lignei
2005 – rifacimento del manto di copertura presbiterio