Nonostante vari interventi nel corso dei secoli, la chiesa di S. Eufemia conserva tuttora l’impianto primitivo a tre navate con cinque campate sorrette da robusti pilastri dagli angoli smussati e bassi capitelli. Il presbiterio, concluso in origine da un’abside che la tradizione vuole fosse a base pentagonale, finisce ora nel coro a pianta rettangolare con volta a botte, ma conserva la volta a crociera di un tempo con frammenti pittorici raffiguranti i padri della Chiesa, assisi su alte scranne gotiche.
La lunga storia della chiesa di S. Eufemia è leggibile nel monumento stesso, poichè ogni epoca vi ha lasciato le sue tracce.
La matrice romanica risulta dall’impianto architettonico basilicale e da alcuni superstiti elementi decorativi: i due leoni alla base dei piedritti del portale laterale nord, la mutila effige del Cristo Pantocratore sulla facciata e la decorazione sul fianco sud simulante gli archetti pensili.
Allo stile gotico appartengono le volte a ogiva della navata centrale cui fanno da contrappunto per evidenziarne lo slancio le basse volte a crociera con archi a tutto sesto delle navate lateralli. Di ispirazione gotica sono gli affreschi qua e là affioranti dall’intonaco e il disegno architettonico del portale principale.
Trionfa però contemporaneamente nello splendido portale – opera del primo Cinquecento attribuita ai fratelli Rodari – l’arte del Rinoscimento nell’intreccio dei motivi decorativi degli stipiti e dell’archivolto e nel contenuto non privo di significativi rimandi alla fede e alla devozione, come nelle statue del timpano con il Cristo sporgente dal sepolcro tra Maria e Giovanni. Anche il rosone sulla facciata, con al centro una dolcissima Madonna con il Bambino, denuncia la stessa mano.
Troviamo il barocco nella fine decorazione in stucco della navata centrale, del presbiterio e del coro del 1655 e nelle ancone delle cappelle laterali, dedicate una a S. Sebastiano e l’altra a S. Antonio Abate.
Del XVIII secolo sono le due ampie cappelle per le confraternite dei Disciplini e del Suffragio aggiunte alla prima campata delle navate laterali.
Al gusto neo-classico del tardo Settecento appartengono gli altari a capo delle navate minori, all’Ottocento la decorazione delle volte e, infine, al Novecento le vetrate policrome e i graffiti della facciata.
V – Le origini della chiesa di S. Eufemia risalgono all’Alto Medioevo e sono tra le più antiche della Valtellina.
Una costruzione sacra, di proporzioni ridotte rispetto alle successive, sorse nel V-VI secolo.
XII – La consacrazione della chiesa ricostruita in vesti romaniche, secondo il modulo a pianta basilicale a tre navate, ciascuna con a capo un altare, conforme al canone riscontrabile in altre chiese coeve della Diocesi, risale all’8.11.1117 (Pridie nono Novembris, Luna sexta), effettuata dal Vescovo di Como Guido Grimoldi.
La pergamena, conservata nell’Archivio di Stato di Sondrio, attesta la chiesa in Teglio in onore della Sante Eufemia, Agnese e Cecilia.
XVI – Il battistero, edificato nel secolo XVI, è sempre rimasto nella posizione attuale (una cappella nella navata nord della chiesa) ed è tuttora abitualmente utilizzato per la celebrazione dei Battesimi.
2011 – Nel 2011 sono iniziati i lavori di restauro della copertura della chiesa, terminati nel 2013.