Progettata dall’architetto Mons. Enrico Villa a partire dal 1958, la chiesa di S. Curato d’Ars venne realizzata tra il 1960 ed il 1963. Arretrata rispetto a via Giambellino, la facciata vera e propria è anticipata da un pilastro centrale raccordato alla copertura a formare una croce; i tre ingressi, a quota sopraelevata rispetto alla strada, sono protetti da una sottile pensilina a sbalzo. La pianta a navata unica e con orientamento sud-est/nord-ovest è caratterizzata dai transetti posti in obliquo: il sinistro ospita oggi nella sua porzione più esterna la cappella iemale.
La trama a quadrati obliqui che caratterizza le facciate all’esterno, trova corrispondenza nelle finestrature tonde dei prospetti interni: semplici superfici intonacate interrotte esclusivamente dall’arco parabolico a sbalzo sopra l’ingresso, raccordato alla doppia balconata posta sulla controfacciata.
La zona presbiteriale a pianta esagonale -sopraelevata, è sottolineata dai tre pilastri e le rispettive travi che li collegano, a loro volta sostegno delle tre che disegnano gli assi mediani di navata e transetto.
I tre pilastri proseguono ben oltre la copertura andando a formare il campanile e permettendo la creazione di un lucernario in corrispondenza dell’altare.
La copertura risulta separata dalle pareti perimetrali grazie ad un nastro vetrato che da queste la separa, ed è caratterizzata da una doppia struttura con il controsoffitto costituito da una serie di sfondati come accadrà qualche anno successivo anche a S. Cipriano. Struttura
La struttura interamente in cemento armato è costituita da setti continui gettati in opera che coincidono con le facciate laterali; le struttura delle tre coperture a doppia falda, in cemento armato, si intersecano in corrispondenza del presbiterio dove le rispettive travi di colmo intercettano le travi di collegamento dei pilastri rastremati che andranno a sostenere il campanile alla quota superiore.