Frutto della perizia di generazioni di artisti e della generosità di devoti committenti, l’inestimabile patrimonio di reliquie e opere d’arte ospitato nel Museo e Tesoro del Duomo di Monza costituisce una raccolta unica al mondo non solo per la rarità e la preziosità dei materiali, ma perché permette di seguire con puntualità le vicende della Basilica di San Giovanni Battista dalla sua fondazione
fino ai giorni nostri.
Un percorso lungo più di 1400 anni, durante i quali la storia della chiesa si è spesso intrecciata con quella delle grandi istituzioni politiche e religiose dell’Italia e dell’Europa, in una trama di relazioni di cui le collezioni sono una vivida e spesso spettacolare testimonianza.
A chiarire il legame tra gli oggetti esposti e la storia del duomo contribuiscono gli spazi, i percorsi e gli allestimenti museali, a partire dalla sezione Filippo Serpero, dedicata al Tesoro della scomparsa basilica alto medievale, per arrivare alla sezione Carlo Gaiani, appositamente progettata per esporre le opere che hanno arricchito il patrimonio della chiesa dalla sua ricostruzione nel 1300 fino ad oggi.
La prima sezione del museo, inaugurata nel 1963, è dedicata al Tesoro, cioè a quanto resta dello straordinario patrimonio di reliquie e oreficerie che sovrani e arcivescovi donarono alla basilica di Monza tra il VII e l’XI secolo.
Due ne sono i nuclei principali: quello delle suppellettili offerte all’inizio del VII secolo dai sovrani longobardi Agilulfo e Teodolinda, fondatori della chiesa intorno al 595-600; e quello dei preziosi manufatti donati dall’imperatore Berengario I all’inizio del X secolo. Inoltre, in questa sezione sono custoditi preziosi paramenti liturgici medievali.
Concepita nel 1990 da una famiglia monzese, che con spirito di autentico mecenatismo l’ha interamente finanziata e infine donata al Duomo e alla città, la sezione Carlo Gaiani, dedicata alla memoria del noto imprenditore monzese, è stata inaugurata nel novembre del 2007 e ospita lo straordinario complesso di manufatti entrati a far parte del patrimonio della basilica dal momento della sua riedificazione, nel 1300, fino ad oggi.
Entro un ambiente architettonico disposto su due livelli con un allestimento suggestivo rafforzato dall’elemento luce – caratteristica fondamentale dell’atmosfera del Museo -, il percorso è qui ripartito in quattro sotto-sezioni, nelle quali il patrimonio risulta aggregato per temi, in modo da contestualizzare gli oggetti rispetto alla storia del Duomo e della città. La collezione esposta è il risultato di un’importante azione di restituzione al territorio del patrimonio artistico fino ad allora celato al pubblico.