Santuario della Beata Vergine Addolorata (Fontana, Lodi)

Diocesi di Lodi - chiesa sussidiaria - Lombardia

Lodi - LO - 26900

0371/423970

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1350 – Santa Maria della Fontana prende il nome da un fontanile che sgorga ai piedi di un’immagine della Madonna posta in una cappella attigua alla chiesa.
Le notizie più antiche dell’immagine dipinta sopra un semplice muro con due pilastri risalgono al 1398, quando il terreno che circondava l’immagine era di proprietà delle “grate di S.Bassiano”. L’immagine era chiamata “Madonna del Pilastrello” e presso di essa scorreva una fonta di acqua potabile.
1400 – La venerazione della miracolosa immagine diminuì nel 1432, quando anche a Caravaggio, in territorio bergamasco, scaturì una fonta miracolosa. Solamente i contadini delle cascine limitrofe continuarono a venerare l’immagine. A seguito di un miracolo a metà ‘400 fu possibile edificare una cappelletta con attiguo portico.
1500 – Nel 1505 il santuarietto e alcuni terreni circostanti furono ceduti ai frati dell’Ordine dei Servi di Maria: in quell’occasione Antonio Martinenghi, proprietario dei terreni nei quali era stato eretto l’Oratorio, donò un altro pezzo di terreno per l’edificazione del convento e della chiesa.
1600 – Grazie a offerte e sovvenzioni che i frati ebbero dall’amministrazione dei beni dell’Incoronata a Lodi il complesso fu poco alla volta terminato.
1700 – Il 5 febbraio 1772, per effetto delle soppressioni emanate dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, l’Ordine dei Serviti fu costretto ad andarsene e l’11 marzo 1789 fu istituita la parrocchia affidata all’arciprete Dionigi Manicotti.
1800 – Nel 1802 la chiesa fu rovinata in più punti da un terremoto; nel 1806 furono poste sul campanile due campane provenienti da una chiesa dei Francescani di Maleo.
Nel 1853 il Vescovo Gaetano Benaglio, durante la visita pastorale, consigliò alcune modifiche da fare all’edificio.
1900 – Nel 1912 diventa parroco di Fontana don Giuseppe Martorini, che decora l’interno della chiesa.
Nel 1915 viene installato l’organo Gaetano Cavalli.
Nel 1926 viene rialazato il campanile di una campata e viene inaugurato un nuovo concerto di cinque campane.
Negli anni Cinquanta la Parrocchia possedeva un territorio molto frastagliato e comprendeva molte cascine. Nel 1954 viene urbanizzata un’altra zona della parrocchia denominata “Campoi di Marte”.
Nel 1970 si sistema l’orologio, elettrificandolo e illuminado il quadrante.
1970 – Nel 1974 alla Parrocchia di Fontana viene unità la frazione Revellino: l’urbanizzazione di nuove zone della parrocchia fa sorgere l’esigenza di costruire una nuova chiesa parrocchiale, più vicina ai nuovi centri abitati.
Nel 1977 viene inaugurata la nuova chiesa e la vecchia parrocchiale viene trasformata in Santuario Mariano.
1977 – 1986: viene effettuata la ricorsa del tetto
1988: viene reintonacato all’esterno il santuarietto
1990: viene scrostata interamente la facciata del santuario e reintonacata
2010: viene eseguito un corposo intervento di restauro e consilidamento statico, con rifacimento del tetto e degli intonaci esterni
2011: viene rifatto il solaio ligneo della sagrestia
2013-2014: viene rifatto il tetto del santuarietto e vengono rifatti gli intonaci

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