Orientata secondo lo schema tradizionale, il santuario, posto in ottima posizione e circondato da un ampio sagrato, presenta la sua facciata verso sud ed è delimitata da due larghe lesene aventi base e capitello sormontate dalla trabeazione, su cui si appoggia al timpano triangolare, il portale in pietra di Sarnico ha un coronamento di timpano curvo; ai lati, le due finestre con contorno anch’esse in pietra di Sarnico, sono complete di coronamento, mentre una finestra più piccola e semplice è disposta centralmente più in alto. Attraverso queste aperture dotate di serramento in legno con oscuranti, troviamo il vano della chiesa che si presenta da una navata, suddivisa in campate da lesene piane con base in pietra e capitelli in stucco stile corinzio; sopra i capitelli corre la trabeazione e il cornicione, al di sopra dei quali vi è la volta a tutto sesto che copre tutta la navata. La luce penetra dalle finestre poste in facciata e da quelle poste sopra il cornicione nord. All’altezza della porta laterale vi sono le due cantorie in legno di larice scolpito, di cui una ancora grezza e una dipinta e dorata; nei fondelli si trovano scene scolpite e dorate con fregi, in parte mancanti. Il presbiterio invece, è a pianta rettangolare, completo di abside a pianta semi ottagonale ed è coperto da catino a spicchi. Una porta posta a nord del presbiterio conduce alla sagrestia. Un campanile a base quadrata in pietra e l’addossata casa del custode con piccolo portico annesso completano la dotazione della chiesa.
XIV – Le prime notizie storiche relative all’edificazione del Santuario, ci pervengono tramite un manoscritto del Monaco agostiniano Donato Calvi, che nomina la Chiesa della Madonna del Castello perché contigua ad un castello posto sulla sommità di una collina sopra il territorio di Ambivere. L’epoca di edificazione dell’antico castello risaliva all
1575 – Il castello divenne dimora a residenza stabile alla quale venne affiancato un “oratorio” per l’esplicazione delle pratiche devozionali dei proprietari e di chi vi abitava. Il primo documento ufficiale relativo all’esistenza dell’edificio, è costituito dalla relazione redatta da S. Carlo Borromeo in occasione della visita pastorale del 7 ottobre 1575, il quale evidenzia il Santuario come centro importante per il culto e la devozione a Maria.
1659 – Il parroco Lazzaro de Vitali, dopo la visita di Gregorio Barbarigo, stese un’accurata relazione sulle condizioni del Santuario descrivendo un “oratorio campestre” chiamato “Madonna del Castello”.
1667 – Il Vescovo Giustiniani appurò le effettive condizioni del fabbricato, ordinando precisi interventi da attuare affinché venisse eliminata l’umidità presente sia nel pavimento, sia nelle pareti. Da ciò si può dedurre che la chiesa si trovasse in un precario stato di conservazione e che a causa di questo si dovette procedere all’eliminazione delle antiche strutture dell’oratorio, proseguendo poi alla riedificazione durante la quale venne mantenuta solo l’antica torre. I lavori di ricostruzione durarono circa un ventennio.
1702 – l vescovo Ruzini durante la sua visita, diede indicazioni sull’avvenuta ricostruzione del santuario mariano, descrivendo l’edificio completamente nuovo, non ancora terminato e provvisto di un altare nel coro a volta, ornato di stucchi e chiuso con un cancello in ferro.
1832 – Il fabbricato subisce ulteriori trasformazioni quali la demolizione dell’antica torre, la creazione del piazzale attorno alla chiesa e l’elevazione delle mura di delimitazione dello stesso.
1882 – Il vescovo Guindani nomina la Chiesa, chiamandola “Oratorio dedicato alla natività di Maria” e lo descrive come un piccolo tempio ad una sola navata, ornato al suo interno con dipinti, stuccature e muri esterni intonacati e imbiancati. Il Santuario verrà poi sottoposto ad una serie di interventi volti a ristrutturare il corpo di fabbrica annesso allo stesso, quali la casa del custode ed i servizi igienici che nell’occasione vengono spostati in corrispondenza dei corpi accessori adiacenti l’area a parcheggio.
1980 – in questo anno vengono restaurati i prospetti esterni dell’edificio e sistemata l’adiacenza posta a nord.
1984 – in questo periodo la chiesa è interessata da una serie d’interventi volti principalmente alla ristrutturazione dei corpi di fabbrica annessi alla stessa, quali la casa del custode ed i servizi igienici che nell’occasione vengono spostati in corrispondenza dei corpi accessori adiacenti al parcheggio.
2007 – opere di restauro conservativo dell’apparato decorativo interno e posa di nuova pavimentazione