Il santuario trae origine da un’antichissima “santella” -edicola- esistente in loco, oggetto di grande venerazione già agli inizi del’500. L’originaria immagine affrescata della Madonna col Bambino Gesù è oggi incorporata nell’altare maggiore, posta in una nicchia illuminata, normalmente nascosta da un velario.
La chiesetta, situata ai bordi della millenaria strada di comunicazione tra la Valle Brembana e la città di Bergamo, nel tratto che conduce dalla Busa a Nese, doveva avere in origine, XVI secolo, dimensioni minori dell’attuale.
Si presenta con facciata molto semplice preceduta da un piccolo sagrato in terra battuta. Il prospetto principale è composto da un portale con cornice e trabeazione in arenaria leggermente modanato, due finestre protette da inferriate ai lati del portale di cui richiamano la cornice e da una finestra quadrata posta in alto sopra il portale. L’intero fronte è intonacato con tinte beige ed è protetto da tetto a due falde con gronda sporgente.
Ll’interno è ad una navata, divisa in tre campate da due lesene scarsamente sporgenti. Sulle pareti laterali sono collocati sei grandi dipinti ad olio raffiguranti episodi della vita di Maria. Le pareti e la volta espongono decorazioni in affresco con motivi architettonici e floreali, ripresi anche nella cantoria, in legno dipinto, posta in controfacciata.
XVI – il santuario trae origine da un’antichissima “santella” -edicola- esistente in loco, oggetto di grande venerazione già agli inizi del’500
1575 – il 22 settembre 1575 vi fu visita di S. Carlo Borromeo
XVII – ristrutturazione generale e contestuale ampliamento
XVIII – l’interno venne rimaneggiato e decorato