Santuario della Madonna della Neve (Adro)

Diocesi di Brescia - santuario sussidiario - Lombardia

Adro - via Nigoline 2 - BS - 25030

030/7357373

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XVI – Trascorsi alcuni anni dall’apparizione e dalla costruzione della primitiva cappella, la chiesa viene dedicata a S. Maria ad Nives de la Cava.
1519 – L’8 luglio 1519 avvenne una miracolosa apparizione della Madonna ad un giovane muto, tale Battista Baioni (Baglioni) il quale secondo le cronache del tempo riprese a parlare; egli fu incaricato dalla Vergine ad erigere un santuario nella cava dell’Oneto, dove oggi è situato.
1520 – In origine vi era una chiesa e dedicata a S. Maria della cava di Loneto.
1776 – La chiesa attuale viene edificata e progettata dall’Abate Gaspare Turbini;in quest’occasione l’antica chiesetta viene demolita, ma si procede a salvaguardare la parete con l’affresco relativo all’apparizione mariana.
1825 – Viene realizzato un porticato semicircolare ad opera del Vantini, sul lato sinistro della chiesa; nel progetto originario vi era anche la parte destra, mai realizzata.
1838 – Viene realizzato l’altare maggiore da Antonio Galletti di Bergamo; quello preesistente venne portato all’altare di S. Carlo Borromeo.
XX – Viene realizzato l’apparato decorativo ad opera del pittore Pescatori di Brescia, nei primi decenni del XX secolo.
1912 – Il santuario viene restaurato con l’arrivo dei Padri Carmelitani scalzi a reggere il nuovo convento costruito a fianco.
1920 – Il santuario viene restaurato.
1949 – Viene relizzato il grande mosaico decorativo della cripta.
1962 – Il santuario viene restaurato in occasione del cinquantesimo anno di presenza dei Padri Carmelitani scalzi.
XXI – Nei primi anni del XXI secolo il santuario viene completamente restaurato.