Immerso nella serena campagna di Monte Cremasco, si erge il Santuario della Madonna delle Assi, un luogo intriso di storia, arte e spiritualità. Le sue origini si perdono nel tempo, probabilmente risalenti al XIV secolo, precedendo le più note apparizioni mariane di Caravaggio e Dovera. Questa venerabile antichità è testimoniata dalla scoperta, durante i restauri del 1988, di un’abside protoromanica, rivelando l’esistenza di un preesistente edificio di culto ancora più antico. L’aspetto attuale del santuario è frutto di un ampliamento avvenuto nel XV secolo.
La facciata è preceduta da un elegante portico con motivi a serliana, che amplia visivamente lo spazio antistante la chiesa. Sotto il portico, l’ingresso principale è affiancato da due finestre, mentre in alto si possono ammirare tre affreschi raffiguranti la Madonna col Bambino, affiancata da San Benedetto e San Sebastiano. L’interno, ad aula unica, custodisce un ricco apparato decorativo, restaurato nel 1986. Di particolare pregio è l’affresco nel presbiterio, raffigurante la Madonna in trono con Bambino, due angeli musicanti e la contadinella dell’apparizione, rifatto dal pittore Secchi di Milano.
Il campanile, situato sul lato posteriore, è interamente realizzato in mattoni a vista, suddiviso in riquadri con piccole aperture. La cella campanaria ospita un’unica campana in la bemolle, fusa forse nel 1761 dalla fonderia Crespi. Il santuario si trova lungo la strada provinciale SP CR36, che collega Monte Cremasco a Palazzo Pignano, di fronte al Canale Vacchelli. La sua posizione, non lontana dall’antica città romana di Parasso (Palazzo Pignano), suggerisce possibili legami con il passato romano della zona.
- XIV secolo: Presunta origine del santuario e possibile apparizione mariana.
- XV secolo: Ampliamento dell’edificio e realizzazione dell’aspetto attuale.
- 1761 (circa): Fonderia della campana in la bemolle ad opera della fonderia Crespi (ipotesi).
- 1986: Restauro completo dell’apparato decorativo interno.
- 1988: Scoperta dell’abside protoromanica e delle fondamenta di una precedente facciata durante i restauri; collocazione del nuovo altare in marmo con la scena dell’Annunciazione realizzata da Mario Toffetti.
- 1989: Importanti restauri conservativi degli esterni.